Da Triora si percorre l’ampia strada sterrata che costeggia i resti della Chiesa di S. Caterina, costruita nel 1390, di cui oggi rimangono la facciata e le pareti laterali, di notevole pregio architettonico. Tra magnifici e imponenti castagni lungo la Valle del torrente Capriolo si giunge a Goina, piccolo agglomerato in una splendida conca, un tempo coltivata a terrazze, circondata dalla suggestiva cornice delle alte Alpi Liguri della dorsale Frontè Saccarello. Si prosegue lungo un sentiero che si inerpica nel bosco misto tra carpini, castagni, roverelle e pini per raggiungere diversi antichi insediamenti verso gli alpeggi in quota. Il sentiero prosegue a mezza costa verso ovest e raggiunge la strada militare poco sotto al Passo della Guardia.
Tutta l’area era già percorsa all’Età del Bronzo, infatti alla base della Rocca di Goina che domina l’antico piccolo borgo, si apre a circa 1300 metri la grotta del Pertuso, dove furono ritrovati oltre a frammenti di un boccale biconico di Polada, oggetti ornamentali, tra cui un perla invetriata di colore azzurro di origine egiziana e commercializzata dai Micenei dal 1400 a.C. Dal Passo della Guardia si percorre la strada sterrata per Triora e si svolta a destra lungo un sentiero che si apre su ampi panorami sul Monte Saccarello e i paesi sottostanti, Realdo e Borniga. Si prosegue in parte su strada sterrata ed in parte su sentieri di crinale, fino a Triora.

DIFFICOLTA’: Escursionistica impegnativa – Dislivello di 700 m – 17 km di lunghezza – DURATA: 6,00 ore circa + soste