DA COLLE MELOSA AI BALCONI DI MARTA
di Fonte
Data: 16 ottobre 2011.Località di partenza: Colle Melosa 1541 mslm.Tempo di percorrenza: 5 ore a/r + 1.30 h visita ai bunker.Chilometri: circa 15.Segnaletica: buona – percorso su strada militare.Quota massima: 2122 mslm. Accesso stradale: raggiungere colle Melosa da Molini di Triora o da Pigna, passando per Carmo Langan
Descrizione:
Per una delle ultime uscite “estive” della stagione, abbiamo deciso, di andare a visitare i forti della seconda guerra mondiale, nel complesso fortificato dei Balconi di Marta. Un tempo baluardo difensivo, del vallo alpino occidentale, oggi passati in territorio francese, dopo i trattati di pace del 1947.Il percorso parte da Colle Melosa, raggiungibile facilmente da Pigna o da Molini di Triora; subito prima dell’inizio dello stradone militare sterrato si imbocca il sentiero sulla destra che in circa 45 minuti porta al rifugio Grai. Questo è sicuramente il pezzo più impegnativo di tutta l’escursione.
Alla fine di questo sentiero ci si ricongiunge allo stradone militare e lo si segue in direzione Nord, seguendo i le indicazioni per bassa di Sanson – Cima Marta.Questo pezzo è tutto in debole salita o falso piano, poco impegnativo ma capace di regalare splendide viste sulla valle Argentina e su tutta la cresta che partendo dal Saccarello arriva fino a Colle d’Oggia.Dopo circa 30 minuti la strada si divide, bisogna prendere il bivio a sinistra, entrando in territorio francese e cominciando a seguire L’AVML.
In breve si giunge alle Caserme di Marta. Vecchi baraccamenti per ospitare le truppe al presidio del caposaldo, ormai completamente in rovina, ma molto suggestive, sia per la grandezza del complesso, che per la splendida posizione in cui si trovano.Dalle caserme bisogna imboccare lo stradone che punta a W, chiuso da una cancellata in legno per impedire l’accesso veicolare.proseguendo per questa strada in piano ci si avvicina a Colle Rionard, dove si trova il bunker in caverna del Centro Rionard, in ottime condizioni interne anche se completamente spoglio di qualsiasi attrezzatura.Proseguendo oltre il Colle Rionard la strada prende a salire e in breve si raggiunge la vetta del balcone di Marta, vero e proprio balcone sulle Alpi. La vista spazia da Nizza e passando da Bego, Abisso, Bertrand, Marguareis, Mongioie, Saccarello ecc. e arriva fino alle Alpi Apuane. La vista sulla Corsica è superba. Sulla vetta del balcone di Marta si trova l’osservatorio del complesso fortificato, una casamatta in cemento armato collegata con scale scavate nella roccia al centro di fanteria 35 bis (circa 20 mt più in basso), utilizzato oggi come ripetitore radio del soccorso alpino francese.Scendendo dalla vetta per circa 20 metri si trovano gli ingressi al complesso in caverna. Quello a nord porta alla batteria del Barcone, quello sud al centro 35 bis. Tralascio le descrizioni interne e vi indico un link dove trovare tutte le informazioni necessarie a una visita consapevole del complesso.
IL COMPLESSO FORTIFICATO DEL BALCONE DI MARTA
Entrando dall’ingresso del centro 35 bis si prosegue per un corridoio in discesa e si giunge a una prima scalinata, questa porta alle bocche da fuoco del centro 35 bis. Proseguendo le scale si raggiunge, dopo un lungo corridoio in forte pendenza, il centro 35, dotato di un ingresso attivo indipendente. Il centro 35, trovandosi a circa 45 metri in verticale, (e 326 gradini!) di distanza, dal più comodo accesso carrabile. Risparmiato dai predatori che, nell’immediato dopoguerra, hanno smontato tutto ciò che era riutilizzabile. Vi si trovano quindi parte degli impianti originali, porte stagne, gabinetti alla turca e altre amenità. Adesso viene la parte difficile, risalire i 326 gradini per raggiungere nuovamente l’uscita a quota 2105 consiglio: l’aria all’interno del complesso è gelida! Copritevi bene. Evitare assolutamente di avventurarsi da soli all’interno e portate backup di torcia e pile!una volta usciti un pò di riposo (326 gradini sono davvero tanti) e il panorama a farci compagnia
Considerazioni personali:
Uscita non difficile, ma molto bella. Per me è stato utile documentarmi bene sulla storia della fortificazione per apprezzare al meglio la bellezza della visita. Assolutamente sconsigliata la visita a chi soffrisse di claustrofobia!escursione da rifare, anche per cercare di visitare altri 2 bunker presenti in zona, il Centro Claudio e il Centro 36.per il ritorno si può in breve salire in vetta a cima Marta, per riscendere alle caserme e ripercorrere la strada dell’andata.al centro di fanteria 35 bis (circa 20 mt più in basso), utilizzato oggi come ripetitore radio del soccorso alpino francese.Scendendo dalla vetta per circa 20 metri si trovano gli ingressi al complesso in caverna. Quello a nord porta alla batteria del Barcone, quello sud al centro 35 bis. Tralascio le descrizioni interne e vi indico un link dove trovare tutte le informazioni necessarie a una visita consapevole del complesso.
IL COMPLESSO FORTIFICATO DEL BALCONE DI MARTA
Entrando dall’ingresso del centro 35 bis si prosegue per un corridoio in discesa e si giunge a una prima scalinata, questa porta alle bocche da fuoco del centro 35 bis. Proseguendo le scale si raggiunge, dopo un lungo corridoio in forte pendenza, il centro 35, dotato di un ingresso attivo indipendente. Il centro 35, trovandosi a circa 45 metri in verticale, (e 326 gradini!) di distanza, dal più comodo accesso carrabile. Risparmiato dai predatori che, nell’immediato dopoguerra, hanno smontato tutto ciò che era riutilizzabile. Vi si trovano quindi parte degli impianti originali, porte stagne, gabinetti alla turca e altre amenità. Adesso viene la parte difficile, risalire i 326 gradini per raggiungere nuovamente l’uscita a quota 2105 consiglio: l’aria all’interno del complesso è gelida! Copritevi bene. Evitare assolutamente di avventurarsi da soli all’interno e portate backup di torcia e pile!una volta usciti un pò di riposo (326 gradini sono davvero tanti) e il panorama a farci compagnia
Considerazioni personali:
Uscita non difficile, ma molto bella. Per me è stato utile documentarmi bene sulla storia della fortificazione per apprezzare al meglio la bellezza della visita. Assolutamente sconsigliata la visita a chi soffrisse di claustrofobia!escursione da rifare, anche per cercare di visitare altri 2 bunker presenti in zona, il Centro Claudio e il Centro 36.per il ritorno si può in breve salire in vetta a cima Marta, per riscendere alle caserme e ripercorrere la strada dell’andata.